Chlorophorus glabromaculatus

Chlorophorus glabromaculatus

Appartenente alla famiglia Cerambycidae, Chlorophorus glabromaculatus è conosciuto per le sue abitudini alimentari xilofaghe, cioè a spese del legno. In genere si nutre a spese di alberi morti, ma non disdegna quelli vivi, specialmente a carico dei rami con diametro inferiore ai 10 cm.

CICLO DI VITA

Gli adulti

Lunghi circa 1-2 cm, sono facilmente riconoscibili per la forma allungata, il colore giallo, l’aspetto peloso e la presenza di tre punti neri sul dorso ciascuna elitra, più un quarto vicino all’attacco del primo paio di arti. Attivi da maggio a luglio in boschi termofili, si possono vedere sia sui fiori sia su cataste di legname o addirittura su manici di attrezzi, anche all’interno di edifici. Il loro spettro spazia tra diverse latifoglie: aceri, ontani, olmi, castagni, pioppi, querce, salici, tigli, robinia e alcuni alberi da frutto. Il ciclo può durare due anni o più.

Le uova

Deposte su substrati legnosi, di solito su rami di alberi a terra.

Le larve e le pupe

Compaiono in primavera e si ritrovano in cavità del legno di cui si nutrono, prima di trasformarsi in pupe, che sono poco mobili.

DIFFUSIONE

Presente soprattutto nella parte occidentale del bacino del Mediterraneo, in Italia è osservabile su pressoché tutto il territorio nazionale. Nelle Alpi è più abbondante sul versante meridionale, seppure in regressione. Segnalato anche in Belgio e nei Balcani, fino alla Grecia. Occasionalmente è stato introdotta anche in altre aree, come la Gran Bretagna e la Nuovo Zelanda.