Cicindela gallica è un coleottero della famiglia Carabidae. Diffuso in tutto l’arco alpino e soprattutto nel settore occidentale, resiste molto bene al freddo e si può trovare fino a quasi 3000 metri di altitudine. Rapido e scattante, privilegia i territori assolati sui quali si sposta camminando e con brevi voli. A causa della loro voracità e della loro abilità nel cacciare gli altri invertebrati, nel 1758 le cicindele sono state soprannominate “tigri degli insetti” (insectorum tigrides) da Linneo.
CICLO DI VITA
Gli adulti
Facilmente distinguibili per il bel colore verde sul quale spiccano delle macchie simmetriche chiare, misurano circa 1-1,5 cm e presentano lunghe zampe adatte alla corsa: potendo raggiungere la velocità di 9 km/h, sono fra gli insetti camminatori più veloci. La loro abilità predatoria è inoltre favorita dalla presenza di lunghe antenne filiformi e grandi occhi sporgenti. Dotati di potenti mandibole falciformi con margine seghettato e quattro lunghi denti, non hanno difficoltà a triturare le prede che catturano con rapidi movimenti al suolo e talvolta anche in volo. Trascorrono l’inverno in anfratti del terreno e vivono circa un anno, cioè fin verso la fine dell’estate successiva a quella della loro fuoriuscita.
Le uova
Dopo l’accoppiamento, la femmina depone le uova direttamente sul terreno alla fine dell’estate.
Le larve
Dopo la schiusa, scavano dei cunicoli verticali profondi fino a circa 20 cm, dalla cui apertura lasciano sporgere la testa munita di mandibole micidiali come quelle degli adulti. Quando un piccolo ragno o insetto capita a tiro, viene afferrato e trascinato nella tana, dove viene divorato. Con l’arrivo dell’autunno, le larve chiudono l’apertura esterna e rimangono a svernare nel terreno per poi riprendere l’attività predatoria al ritorno della bella stagione.
Le pupe
All’autunno successivo e dopo tre mute, le larve richiudono il cunicolo e sul fondo scavano una piccola cella nella quale si trasformano in pupe.
Cicindela gallica è facilmente osservabile sulle nostre montagne, in genere attorno ai 2000 metri. La foto a sinistra è stata scattata alla Corte Cobernas, sopra l’Alpe Devero, il 21 agosto 2016, mentre la foto a destra è stata scattata il 17 giugno 2007 nei pressi dell’Hopschusee, sopra il Passo del Sempione.
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