Appartenente alla famiglia dei Pentatomidi, è molto temuta in quanto provoca seri danni a frutti e ortaggi in virtù dell’ apparato boccale che introduce profondamente nei tessuti delle piante. Di conseguenza, a volte l’alterazione è più visibile in profondità che non in superficie. Cibandosi di oltre 300 specie vegetali, che spesso alternano a seconda della fase di sviluppo, ninfe e adulti risultano nocivi per molte coltivazioni, dagli agrumi al mais, dalle pesche ai pomodori, dalle mele all’uva, dai fagioli ai piccoli frutti, e tante altre ancora.
Gli adulti
Lunghi meno di 2 cm, hanno colore grigio-marroncino con screziature chiare che giustificano il nome di “cimici marmorate” con cui sono anche conosciute. Come altre cimici, emettono degli odori sgradevoli se disturbate. Buoni volatori, possono spostarsi anche di 2 km al giorno. Hanno un elevato potenziale biologico, poiché le femmine eseguono accoppiamenti veloci (una decina di minuti) e ripetuti, giungendo a deporre alcune centinaia di uova. Possono sopravvivere all’inverno riparandosi, in stato di quiescenza, al di sotto delle cortecce sollevate o in cavità presenti sui tronchi, ma spesso anche negli edifici (ad esempio nelle crepe dei muri o sotto i telai dei serramenti), dove possono formare cospicui assembramenti.
Le uova
Deposte a gruppi di una trentina nella pagine inferiore delle foglie e protette da un robusto involucro, presentano un tempo di sviluppo di diverse settimane, variabile a seconda della temperatura e dello stato di nutrizione della madre.
Le neanidi e le ninfe
Di colore marroncino e nero, presentano spine sulla parte anteriore del corpo e si sviluppano attraverso cinque stadi.
Originaria dell’Estremo Oriente, negli ultimi decenni si è diffusa in varie parti del mondo. In Svizzera è presente almeno dal 2004, mentre in Italia è stata segnalata per la prima volta nel 2012 ed è rinvenibile soprattutto al Nord.
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