Agelastica alni è un coleottero della famiglia Crisomelidae. Le sue larve si nutrono di foglie di ontano, lasciandone solo la nervatura. Si presenta saltuariamente in zone e annate particolari, verosimilmente a seguito di inverni miti che ne permettono la sopravvivenza in grande numero, causando defogliazioni talmente estese da apparire come vaste macchie marroni all’interno di aree verdi. Esistono segnalazioni della sua presenza occasionale anche su betulle, pioppi e noccioli.
CICLO DI VITA
Il ciclo di vita di Agelastica alni si presenta sotto quattro forme: gli adulti, le uova, le larve e le pupe.
Gli adulti
Simili a piccoli maggiolini, hanno dimensioni di circa mezzo centimetro, o poco più, e colore brillante, con tonalità metallica variabile dal verde al blu scuro. Sfarfallano a fine estate e volano sulle foglie di ontano, dove si nutrono per un paio di settimane lasciando dei piccoli buchi circolari. Dopo aver trascorso l’inverno a terra, al riparo di fogliame o altri detriti vegetali, salgono nuovamente sugli ontani in primavera per un nuovo periodo nutritivo, in genere tra fine aprile e metà maggio, terminato il quale iniziano gli accoppiamenti.
Le uova
L’ovodeposizione inizia verso fine maggio e può protrarsi anche per un mese e mezzo. Le uova vengono collocate sul lato inferiore delle foglie, in gruppi di circa 60-70 a qualche giorno l’uno dall’altro, per un totale che può raggiungere anche le 600 unità.
Le larve
Dopo un tempo variabile da 7 a 12 giorni, nascono le larve che cominciano subito a nutrirsi voracemente della parte verde delle foglie, a partire dalla pagina inferiore, lasciandone solo le nervature. Durante i primi due stadi larvali, le larve hanno tendenza a rimanere in gruppi di circa 20-60 individui e spesso le erosioni si limitano alla pagina inferiore della foglia, mentre il terzo e ultimo stadio è quello che causa i danni maggiori. Caratteristico il fatto che la pianta reagisce agli attacchi producendo foglie maggiormente pubescenti, meno appetite da tali insetti.
Le pupe
Raggiunta la maturità in una ventina di giorni, le larve si lasciano cadere al suolo dove si interrano e si trasformano in pupe, che a loro volta danno origine agli adulti dopo circa 7-11 giorni.
DIFFUSIONE
Il defogliatore dell’ontano è presente in vari Paesi europei. Per quanto riguarda l’Italia, nella prima parte del Novecento sono stati segnalati gravi episodi in Valtellina e Toscana, mentre negli ultimi anni ha riguardato soprattutto Campania, Basilicata e Calabria. Nel 2008 è comparso su larga scala in Valle d’Aosta. In Ossola si è visibilmente manifestato nel 2019, interessando una notevole area attorno all’Alpe Patqueso, in Valle Vigezzo.
ALTRI DEFOGLIATORI
In alcune zone d’Italia rivestono una certa importanza altri crisomelidi defogliatori.
Galerucella solarii ha un ciclo simile a quello di Agelastica alni, ma colpisce tipicamente l’ontano napoletano.
La galerucella del’olmo (Xanthogaleruca luteola), oltre a causare tipiche erosioni fogliari sulla pagina inferiore (che provocano poi l’avvizzimento di tutta la foglia) in seguito all’azione delle larve, favorisce l’insorgenza di grafiosi, patologia dovuta al fungo Ceratocystis ulmi che viene veicolato dagli adulti quando si riproducono sotto la corteccia, dove la femmina scava apposite gallerie. In Italia, la patologia viene segnalata soprattutto nelle regioni centrali.
La galerucella del salice (Galerucella lineola) è un coleottero marroncino che colpisce il salice da vimini (Salix viminalis) e il salicone (Salix caprea), in mancanza dei quali può attaccare anche gli ontani. Gli adulti causano delle soluzioni di continuo irregolari sulle foglie del salice da vimini, mentre le larve erodono solo la pagina superiore. La folta pubescenza presente sul lato inferiore delle foglie di salicone fa sì che per questa specie anche gli adulti limitino i danni alla parte superiore.
Le pupe
All’autunno successivo e dopo tre mute, le larve richiudono il cunicolo e sul fondo scavano una piccola cella nella quale si trasformano in pupe.
Realizzato da: Printgrafica Pistone e Chimbo